Vrij: solidair met Italiaanse studentenstaking globalinfo.nl - 13.11.2008 01:45
Vertaling van de oproep om vrijdag in actie te komen om de algemene studentstaking in Italie te steunen. WE GAAN NIET VOOR HUN CRISIS BETALEN (English, Italian version below) Italiaanse studenten, onderzoekers, arbeiders en Nederlandse activisten zullen vrijdag 14 november bij elkaar komen voor het Italiaanse Consulaat in Amsterdam om hun steun uit te spreken voor de Algemene Staking die diezelfde dag in Italië plaats zal vinden. Op vrijdag zal het hele land geblokkeerd worden door demonstraties tegen het aannemen van de "Legge Gelmini", een wet die een ernstige beperking betekent van publieke financiering van onderwijs. "Wij Gaan Jullie Crisis niet Betalen" is de leus die demonstranten roepen bij de demonstraties tegen de beleidskeuze van Berlusconi's regering om het openbaar onderwijssysteem te vernietigen. Niet alleen in Italië. In Brussel, Parijs, Barcelona, Madrid, Granada en Kopenhagen demonstreren studenten tegen de neoliberale agenda voor de financiële crisis die geld sluist van de publieke sector naar private banken. Op vrijdag zal een tactische actie plaatsvinden om ook het Nederlandse publiek te bereiken en die op de hoogte te houden over wat er deze dagen gebeurt in Italië en in Europa, Wij roepen studenten, docenten, onderzoekers, activisten en iedereen die meevoelt op om samen met ons de kennis te beschermen als algemeen goed. Vrijdag 14 november 2008 10.00 uur Italiaans Consulaat, Vijzelstraat 79 Amsterdam European Anomalous Wave, Amsterdam amsterdam.anomaouswave@autistici.org ----------------------------------- WE WON'T PAY FOR THEIR CRISIS Italian students, researchers, workers and Dutch activists will meet up on Friday 14 in front of the Italian Consulate in Amsterdam to support the General Strike that takes place in Italy on the same day. On Friday the whole nation will be blocked by demonstrations against the approval of "Legge Gelmini", a law that seriously cuts down on public funding of education. "We won't pay for your crisis": is the slogan shouted by protesters against Berlusconi governement's choices to destroy public education system. Not only in Italy. In Bruxelles, Paris, Barcelona, Madrid, Granada, Copenhagen students are demonstrating against the neoliberal agenda for the financial crisis diverting money from the public sector to private banks. A tactical action will take place on Friday to reach also Dutch people, keeping them updated on what's going on in Italy and in Europe in these days. We call students, researchers, teachers, activists and sensitive people in Amsterdam to join us to protect knowledge as a common good. Friday 14 th, 2008 H 10.00 Italian Consolate, Vijzelstraat 79, Amsterdam European Anomalous Wave, Amsterdam amsterdam.anomaouswave@autistici.org ----------------------- --- Siamo studenti, ricercatori e lavoratori italiani e olandesi. Manifestiamo in appoggio alla giornata di Sciopero Generale indetta in Italia per la giornata di oggi, 14 novembre 2008, dopo mesi di agitazioni in tutto il territorio italiano contro l'approvazione della legge Gelmini. Questa legge è stata pensata per produrre un grave attacco al sistema scolastico pubblico italiano. La legge comprende: . una riduzione consistente degli investimenti pubblici in tutti i livelli dell'istruzione pubblica, dalle scuole elementari all'università . il blocco delle assunzioni del personale accademico (solo un quinto dei professori che andrà in pensione sarà sostituito) . la possibilità per le università di costituirsi in fondazioni private, per la ricerca di finanziamenti privati Per anni i governi di centro-destra e centro-sinistra hanno considerato l'istruzione pubblica come un peso, più che come un'opportunità per il Paese. Le università, da istituzioni per la libera produzione e circolazione del sapere, sono diventate - nelle intenzioni dei governi italiani - centri per la commercializzazione di sapere mercificato. La presente crisi finanziaria - accuratamente preparata durante un lungo periodo di applicazione di ricette neoliberali - non sta portando ad un ripensamento delle pratiche di governo. Al contrario, il governo Berlusconi sta disperatamente cercando di privatizzare tutto ciò che ancora è rimasto libero. Se oggi è minacciata l'istruzione, domani sarà il turno della sanità, del patrimonio artistico e culturale, degli spazi pubblici delle nostre città. Ma questo processo non sta avvenendo solo in Italia. Negli ultimi dieci anni, l'euforia connessa all'adesione incondizionata all'ideologia del mercato ha portato i governi europei a ratificare il 'processo di Bologna', che ha uniformato il criterio di valutazione didattica attraverso una metafora monetaria. Il sapere è diventato misurabile nei termini di una 'accumulazione di crediti formativi' e i singoli atenei sono stati valutati attraverso la loro 'efficienza' e 'produttività'. La riduzione della qualità della didattica e la moltiplicazione dei corsi di laurea (spesso a costi proibitivi per la maggior parte degli studenti) sono alcune conseguenze di questo processo. Non permetteremo più che questo processo vada avanti. Non pagheremo la vostra crisi. Pensiamo piuttosto che il sapere sia patrimonio collettivo, e che non ci debbano essere barriere economiche per accedervi. La produzione di idee nasce dalla collaborazione, e non da meccanismi di competizione. Non siamo i soli ad avere queste idee. Azioni di protesta presso ambasciate e consolati italiani si stanno moltiplicando a Barcellona, Granada, Parigi, Londra, Copenhagen. L'Onda Anomala si moltiplica la propria potenza e travolge l'Europa. |