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Rose Ann Scrocco opgepakt te Amsterdam?
- - 16.01.2006 17:30

De Amsterdamse politie denkt Rose Ann Scrocco te hebben opgepakt

Rose Ann Scrocco werd inderetijd veroordeeld in het zoganaamde 'Marini proces'. Men poogt haar identiteit vast te stellen teneinde haar uit te kunnen leveren.
 

Read more about: vrijheid, repressie & mensenrechten

supplements
some supplements were deleted from this article, see policy
link 
- - 16.01.2006 17:40

 http://www.nu.nl/news/657615/14/Italiaanse_terroriste_in_Amsterdam_opgepakt.html

Ze zou zichzelf op het politieburo hebben gemeld...
meer info 
aanvuller - 16.01.2006 17:55

Zie voor iets meer info:  http://www.indymedia.nl/nl/2004/05/18795.shtml
info 
@ - 16.01.2006 19:59







APPELLO DEL PROCESSO MARINI. Resoconti delle udienze - da Crocenera anarchica -  croceneraanarchica@hotmail.com

Sabato 1 febbraio 2003

Si è concluso il secondo grado del processo marini. Riportiamo di seguito le condanne emesse.
- E' stata riconosciuta l'accusa di banda armata (306 cp) e associazione sovversiva (270 cp) per reati commessi fino al 1991 a: Francesco Porcu, Orlando Campo, Gregorian Garagin, Rose Ann Scrocco e Angela Maria Lo Vecchio.
- Orlando Campo, condannato a 10 anni (in primo grado condannato a 5 anni).
- Angela Maria Lo Vecchio, condannata a 15 anni con la revoca della libertà vigilata (in primo grado condannata a 12 anni).
- Francesco Porcu, condannato all' ergastolo più isolamento diurno per 18 mesi (stessa condanna del primo grado).
- Gregorian Garagin, condannato a 30 anni più 9 anni (in primo grado condannato a 30 anni più 6 anni unificati alla pena complessiva).
- Rose Ann Scrocco, che è stata condannata a 30 anni più 15 (in primo grado a 30 anni più 10), è fortunatamente latitante.
- Alfredo Maria Bonanno, condannato a 6 anni più 2000 euro (in primo grado condannato a 3 anni e 6 mesi).
- Assolti gli altri compagni.

Udienza di giovedì 28 novembre 2002

Dopo aver parlato ininterrottamente dalle 10:00 alle 16:00, il procuratore generale Marini, ci ha anticipato che il giorno 3 dicembre riparlerà di Patrizia Cadeddu, una compagna che non c'entra assolutamente niente in questo processo poiché non mai è risultata fra gli indagati. Patrizia fu accusata di aver lasciato un ordigno al palazzo Marino di Milano e condannata in base alle registrazioni di una telecamera di sorveglianza. Patrizia, che si è sempre dichiarata estranea ai fatti imputategli, ha scontato più di tre anni di galera.

Nuovamente, abbiamo dovuto sorbirci la favola dei due livelli: il "livello palese" sarebbero le sedi, i centri sociali, gruppi e i comitati "che riuscivano a confondersi nel tessuto sociale", il "livello occulto" sarebbero i compagni che strisciano nel buio dei tombini preparando attentati. A tal proposito il procurat(t)ore ha fatto riferimento a Luigi De Blasi, anarchico morto nell'esplosione della sua auto, mentre, sempre secondo Marini, preparava un attentato in un parcheggio di Roma.

Siamo cascati nel tenero quando dalla tentata strage del De Blasi siamo arrivati al colpo di fulmine tra la Moidè e Carlo Tesseri, o al grande amore dimostrato alla "mamma" degli Sforza, famiglia di infami. Ma noi non ci siamo commossi, né abbiamo dato peso alle azioni piratesche affibiate a Campo, De Blasi e Porcu. Siamo stati però felici di vedere che dietro il vetro i compagni parlavano tra di loro ed erano visibilmente felici di vedere quanti compagni vengono a dargli solidarietà. Una curiosita´:sono state sostituite le donne facenti parte della giuria popolare con degli uomini e la sorveglianza all'interno del tribunale, aumenta di volta in volta.

Come sempre si sono susseguite inesattezze grandissime e date sbagliate, ed è tornato come un incubo, la richiesta del rientro di Barcia, il quale non desidera assolutamente di essere portato in Italia, ma gli avvocati hanno deciso di lasciar parlare il procuratore, di non interromperlo, per poi controbbattere alla fine.

La prossima udienza è fissata per martedì 3 dicembre.

NB: Sull'anarchico De Blasi, ammettiamo di saperne molto poco. Ci piacerebbe sapere se esistono compagni che hanno un dossier o qualcosa che possa servire a informarci sulla tragica vicenda che colpì il De Blasi. è triste esserne "informati" da un procuratore generale.



Giovedì 21 novembre 2002: terza udienza dell'appello del processo Marini.

Il nostro caro procuratore generale ancora una volta ci ha deliziati con imprecisioni, errori storici e deliri vari.
Ha parlato per almeno un'ora di Patrizia Cadeddu e dell'attentato (a lei affibbiato) a Palazzo Marino, fregandosene volutamente del fatto che sia la vicenda sia Patrizia non rientrino in questo processo; inoltre lei si è sempre dichiarata estranea ai fatti e ha scontato, comunque, 3 anni di galera.
Parecchio tempo ha dedicato anche alla rapina di Bergamo, per la quale sono stati arrestati Bonanno e Stasi.
Il suo unico intento è stato quello di impressionare il più possibile la giuria facendo un gran polpettone di vicende di cui alcune non rientrano in questo procedimento, e altre sono volutamente storpiate.
Per ben cinque ore ha parlato incontrastato, il grande attore, e tra gli avvocati della difesa regnava il silenzio. Tra il pubblico qualche sbadiglio, un po' di risate, ma anche tanta rabbia perché nonostante un vetro antiproiettile ci dividesse dai compagni detenuti, i secondini per paura di non si sa cosa (degli anarchici bisogna sempre aver paura!), dopo il controllo al metal-detector e la perquisizione delle borse all'entrata (a qualcuno sono stati chiesti anche i documenti); pretendevano comunque che comunicassimo a 4 metri di distanza. Insomma, neanche al vetro ci potevamo avvicinare.
Neanche stavolta Marini si è dimenticato la sua geniale teoria per cui esistono due livelli: quello palese (chi rivendica gli attentati) e quello occulto (chi lo compie), sostenento addirittura che gli anarchici hanno nel DNA l'odio per le forze dell'ordine. In più ha parlato delle diverse anime del movimento: l'ala pacifica e antimilitarista (FAI) e l'ala insurrezionalista che rivendica le azioni dirette e rivoluzionarie, in cui il cosiddetto "livello palese" va oltre l'ideologia (sacrosanta secondo il nostro show-man) accettando invece metodi violenti.
Parlando dei gruppi di affinità ha cercato di fare un collegamento con le "cellule islamiche". Ha accennato anche agli arresti di Cosenza sostenendo l'importanza dell'articolo 270 (associazione sovversiva) e di conseguenza affermando che non deve essere abrogato.
La stessa mattina Giovanni Barcia è stato riportato in Spagna; Gregorian Garagin e Francesco Porcu rimarranno a Rebibbia fino alla fine del processo; Carlo Tesseri invece sarà a Rebibbia fino al 19 dicembre (data prevista per la scarcerazione).
La prossima udienza è stata fissata per giovedì 28 novembre.



12 novembre 2002: seconda udienza

Inizialmente Marini si è dilungato ancora sulla necessità di sentire Giovanni Barcia, che secondo lui, potrebbe fare "rivelazioni interessanti". Uno degli avvocati a questo punto ha fatto notare che Barcia non è per nulla intenzionato a rendere dichiarazioni di nessun tipo e che la sua unica volontà è quella di tornare in Spagna al più presto. In seguito Marini ha insistito sull'importanza di sentire come testimone il medico del carcere
delle Vallette, che nel 98 era stato destinatario di un pacco bomba, poiché questo pacco bomba sarebbe opera della fantomatica ORAI. Il presidente della corte ha negato questa possibilità, dal momento che questa prova non rientra nei motivi per cui è stato
chiesto l'appello. Dopo queste richieste, Marini ha iniziato la sua requisitoria, durata circa quattro ore, durante le quali ha insistito su alcuni elementi del teorema accusatorio: dalle "rivelazioni della Namsetchi (la "pentita" gestita dai ROS), al sequestro Silocchi, al "doppio livello"che sarebbe una caratteristica dell'organizzazione anarchica, il tutto sottolineando spesso la similitudine tra questo processo e i processi per terrorismo degli anni passati. Da notare che anche durante la prima udienza tenutasi il 5 novembre Marini ha parlato per almeno mezz'ora di Barcia che nel processo d'appello non c'entra assolutamente nulla dato che è appena iniziato per lui il processo di primo grado; e non si è certo dimenticato di menzionare la rapina di Cordoba (Spagna) del 96 e le due poliziotte che sono rimaste uccise nel conflitto a fuoco. Tutto ciò arricchendo in continuazione il discorso con aggettivi rivolti agli imputati quali: rapinatori, sequestratori e assassini, sicuramente con l'intento di impressionare la giuria.
Sicuramente non è stato piacevole per noi sentire le cazzate di Marini e ancora meno piacevole è stato vedere i nostri compagni (Carlo Tesseri, Gregorian Garagin, Francesco Porcu attualmente incarcerati per altri reati) dietro un vetro, attraverso il quale
era veramente difficile comunicare; ma abbiamo comunque voluto restare in aula perchè questo è l'unico modo per vedere e salutare compagni che nelle patrie galere hanno trascorso già troppi anni. A loro tutta la nostra solidarietà, complicità ed affetto.
La prossima udienza è stata fissata per giovedì 21 novembre


www.guerrasociale.org

Rose Ann wordt vandaag voorgeleid 
Quico - 17.01.2006 13:11

Naar zojuist bekend werd, zal Rose Ann vandaag voorgeleid worden. Haar zaak is in handen van de advocaten Michiel Pestman en Viktor Koppe. Hopelijk zullen degenen die zich met haar zaak bezighouden spoedig melden hoe haar zaak er voor staat en hoe de arrestatie werkelijk in zijn werk is gegaan. Naar verwachting zal ze na de voorgeleiding overgebracht worden naar een huis van bewaring.
Meer achtergond over Rose Ann 
Quico - 17.01.2006 13:48

De links waarin naar verwezen wordt in de tip van `aanvuller' klopt niet meer. Die verwijzen naar de oude site van Jansen en Janssen. De nieuwe site is te vinden op:  http://www.burojansen.nl. De genoemde artikelen zijn daar op dit moment niet te vinden aangezien ze bij de verhuizing van de website van Jansen niet meegekomen zijn. Jansen & Janssen zal een dezer dagen die teksten weer op de nieuwe website beschikbaar maken (waarschijnlijk in de rubriek "artikelen", probeer het anders via de zoekoptie die de site biedt. Drie oude nummers van de Uitbraak (het Nederlandstalige blad dat zich bezig hield met de zaak Marini - waarvan ook Rose Ann het slachtoffer is) zijn op dit moment wel op een Italiaanse website terug te vinden:

De Uitbraak 1
 http://www.ecn.org/elpaso/cda/docs/ausbruch1/uitbraak.htm

De Uitbraak 2
 http://www.ecn.org/elpaso/cda/docs/ausbruch2/uitbraak.htm

Uitbraak nr. 2,5
 http://www.ecn.org/elpaso/cda/docs/uitbr0298.htm

In dit laatste nummer wordt onder anderen het volgende gemeld:

Op 18 december 1996 annuleert het Hof van Cassatie verrassend genoeg het vonnis in hoger beroep, gedaan in Bologna, en verwijst de zaak terug naar het Hof van Beroep.

Daar is dus de afgelopen maanden een reeks nieuwe zittingen geweest. Ook nu heerste er een sfeer die niet direkt gunstig voor de verdachten te noemen was, al zag het ernaar uit dat de technische elementen die de verdediging aandroeg doorslaggevend zouden kunen zijn. We noemen enkele voorbeelden: er werd aangetoond dat tenminste twee van de verdachten (Gregorian Garagin en Rose Ann Scrocco) zich in het buitenland bevonden ten tijde van de ontvoering, de een in Joegoslavië, de ander in de Verenigde Staten. Andere elementen die de aanklagers gebruikten zijn definitief ontzenuwd; één voorbeeld uit vele: de schrijfmachine die bij Orlando Campo thuis werd aangetroffen en die volgens een deskundigenverklaring gebruikt was om brieven aan de familie van de ontvoerde te schrijven. Het bleek echter dat de machine pas gefabriceerd was nadat de brieven verstuurd waren! Dit feit toont ook de zogenaamde deskundigen zich makkelijk voor het karretje van de aanklagers laten spannen.

Het hof heeft echter slechts ten dele rekening gehouden met deze elementen. Enerzijds werden Staffa en Sanna vrijgesproken (zij werden in eerste instantie beschouwd als bewakers), evenals Orlando Campo. Anderzijds werden de anderen tot 30 jaar veroordeeld (behalve Giovanni Barcia wiens zaak is aangehouden). De motivering van dit vonnis is nog niet bekend, maar het lijkt er wel op dat het luchtkasteel van de aanklagers langzaam maar zeker in elkaar zakt: wat momenteel naar voren komt is een ontvoerdersbende zonder bewakers, met telefonisten in het buitenland enzovoort. De advocaten gaan opnieuw naar het Hof van Cassatie.
Orlando Campo, vrijgesproken na zes jaar, heeft inmiddels huisarrest; tegen hem bestaat nog de aanklacht van deelname aan een bewapende bende in het kader van het Marini-proces. Een eerste schorsingsverzoek is afgewezen en men wacht nu op het beroep daartegen.
info 
henk - 17.01.2006 18:27

In België gaf het anarchist black cross - gent recent nog (vorig jaar hoorde ik) een uitgebreid dossier uit over de Marini-zaak. Waar is die te vinden hier in Nederland?
Marini dossier 
Fort van Sjakoo - 17.01.2006 19:13

Het Marini Dossier is te koop bij Het Fort van Sjakoo te Amsterdam: Jodenbreestraat 24, 1011 NK Amsterdam, email:  info@sjakoo.nl,  http://www.sjakoo.nl. Tevens is er de Engelstalige brochure "What's going in Italy", uitgegeven door Elephant Editions, wat eveneens over de Marini zaak gaat. De ABC-brochure kost €2.00, de engelse brochure kost €1.50 (exclusief eventuele verzendkosten).
Nog een brochure 
Anarchist Black Cross Amsterdam - 17.01.2006 19:57

Ook hebben ABC Gent en ABC Antwerpen afgelopen zomer een hele uitgebreide brochure uitgebracht over de meest recente repressie: "Twee zomers van repressie tegen anarchisten in Italië”. Te bestellen via  abc_gent@yahoo.com of  abcamsterdam@squat.net
De Vrije 
De Vrije - 17.01.2006 21:14

ook op De Vrije aandacht voor deze zaak:  http://www.devrije.nl/archives/00001038.htm
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